I numeri dell'Isola Lunga
- Estensione: 120 ha / 10 km
- Salinità: 37x1000 – 42x1000
- Specie di piante: oltre 400
- Saline in produzione
- Saline per fruizione
- Accesso in barca
L’isola ha origini antichissime. Con molta probabilità la sua comparsa (che diede origine alla laguna) si deve all’allargamento dei depositi di sale molto sfruttati dai Fenici, che contribuirono ad unificare tra di loro gli isolotti rocciosi citati in precedenza. Ha una superficie di circa 120 ha e una lunghezza di circa 10 km.
Fino agli anni ’60 sull’isola viveva una comunità abbastanza numerosa, circa 500 persone, tutti impiegate principalmente nelle saline e nell'agricoltura (in particolare viti e vigneti). Alla fine del secolo scorso, anche in in seguito all’aumento dei costi di trasporto, l’isola è stata gradualmente abbandonata.
Oggi l'isola Lunga, grazie anche all'istituzione della riserva naturale, ospita un patrimonio naturalistico di grande importanza. Un vero e proprio regno del pino marittimo, del lentisco e della salicornia, dove si contano più di 400 specie di piante di grande interesse fitogeografico, comprese piante alofite rare e a rischio estinzione.
La percentuale di salinità tocca il 37 per mille d'inverno e il 42 per mille d'estate, cosa che rende l'isola un habitat perfetto per alcune specie di piante uniche nel mondo, come la Calendula marittima (considerata una specie in pericolo critico di estinzione, inserita nella lista delle 50 specie botaniche più minacciate dell’area mediterranea) e il fungo di Malta (originario del nord Africa, utilizzato in passato nel trattamento di piaghe, emorragie, ferite e anche come afrodisiaco).
Sorvolano i celi dell'isola, dove si rigenerano e in alcuni casi nidificano anche centinaia di uccelli stanziali e migratori di straordinaria bellezza, come l'airone cenerino, il cavaliere d’Italia, la garzetta, il fenicottero rosa, il falco di palude e l'anatra selvatica.
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